Parrocchia di Palidano

Sorta grazie all'impulso politico e organizzativo di Matilde di Canossa, la chiesa Parrocchiale di Palidano conserva di quell'epoca soltanto parte del campanile.

Dedicata a San Sisto II Papa e consacrata nel 1555 dal vescovo di Reggio, fu poi riedificata nel 1772 e riconsacrata dal cardinale Luigi Valenti nel 1777.

Si accede all'interno da un'ampia gradinata semicircolare.

Da segnalare la pala dell'altare maggiore attribuita a Felice Campi e dipinta dopo il 1780 che celebra l'incontro tra Papa Sisto e il diacono Lorenzo. All'inizio del presbiterio si possono ammirare tre ovali che raffigurano San Pietro (a sinistra) e  San Paolo (a destra), dipinti entrambi da Giorgio Anselmi e datati 1770. Al di sotto di quest'ultimo, l'ovale che raffigura San Gaetano da Tiene è attribuito a Francesco Maria Rainieri, detto lo Schivenoglia databile attorno agli anni 40 del '700.

Nel 1942 il parroco Don Giulio Amati, in pieno periodo bellico, chiama i fratelli Margoni di Asola a ridipingere tutto l'interno della parrocchiale; sopra i deteriorati affreschi settecenteschi, Guido Antonio Margoni dipinge "S. Sisto in gloria" e "Maria e il bambino benedicenti".

Nella borgata Ronchi c’è la chiesa di San Carlo: il 4 novembre 1938 monsignor Carlo Calciolari depose la prima pietra ed esattamente lo stesso giorno dell’anno seguente fu benedetta dal vescovo monsignor Menna. In questa parrocchia ci sono i sepolcreti delle famiglie Strozzi e Guerrieri Gonzaga che tanta parte ebbero nella storia della provincia mantovana e dell’Italia.